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Sulle tracce di Hammurabi
Veduta aerea sistema fortificazione e edifici annessi
Tecnici Sogin al lavoro nella centrale del Garigliano
Tecnici Sogin al lavoro nella centrale del Garigliano
Tecnici Sogin al lavoro nella centrale del Garigliano
Tecnici Sogin al lavoro nella centrale del Garigliano
Irccs Maugeri
Prof. Fabio Corsi, Responsabile Chirurgia Senologica e Direttore Breast Unit IRCCS Maugeri
Senologia
Prof. ssa Sala
Ritratto professoressa Sala
Ötzi – total body
Finora si pensava che la pelle della mummia si fosse scurita durante la permanenza nel ghiaccio, ma presumibilmente quello che vediamo ora è in realtà in gran parte il colore originale della pelle di Ötzi.
Ricostruzione attuale Ötzi
Lo studio ha fornito nuovi risultati anche sull’aspetto di Ötzi. Da uomo maturo, molto probabilmente non aveva più capelli lunghi e folti ma al massimo una corona rada. I suoi geni infatti mostrano una predisposizione alla calvizie.
Laboratorio per il DNA antico di Eurac Research
Il genoma di Ötzi era già stato decodificato più di dieci anni fa: era la prima volta per una mummia e aveva permesso di capire aspetti importanti del patrimonio genetico della popolazione europea preistorica. I progressi compiuti da allora nelle tecnologie di sequenziamento hanno ora consentito a un team di ricerca composto dall’Istituto Max Planck per l’antropologia evolutiva e da Eurac Research di ricostruire il genoma dell’Uomo venuto dal ghiaccio in modo molto più preciso.
Squadre di misurazione all’opera
Le misurazioni a terra sono state fatte da otto gruppi, in corrispondenza della rotta dell’aereo che montava la tecnologia da testare. Le misurazioni sono state fatte a intervalli di pochi metri. La temperatura in quota era attorno ai -15 °C con, a tratti, fortissime raffiche di vento. Val Senales, Alto Adige
Tecnologia spettrale testata anche a terra
Per avere un ulteriore controllo, la stessa tecnologia spettrale montata sull’aereo è stata usata anche a terra. Val Senales, Alto Adige.
Misurazione della temperatura della neve
Carlo Marin, ingegnere esperto di telerilevamento e responsabile della campagna, annota i risultati delle sette misure effettuate per ogni punto. Sullo sfondo Riccardo Barella misura la temperatura in una piccola buca. La temperatura si prende a due profondità diverse – 10 e 30 centimetri – e sul lato non colpito dal sole per non alternare la misura. Val Senales, Alto Adige