Il Libro Bianco del Verde – promosso e curato da Assoverde, Confagricoltura e Kèpos, in collaborazione con il CREA, è giunto alla sua quarta edizione, con il Focus 24/25 – IL VERDE NELLA CITTÀ CHE CAMBIA, presentato in una due giorni di lavori, presso Palazzo della Valle conclusasi ieri. Molteplici le tematiche affrontate – dalla pianificazione alla progettazione, dalla governance alla gestione, dalla salute a cultura e comunicazione – nei 73 contributi del volume, firmati da 128 autori da cui è scaturito un decalogo di azioni necessarie e prioritarie da adottare per città più verdi, più sane e più eque.
“Anche quest’anno il CREA mette le sue competenze multidisciplinari a disposizione del Libro Bianco del Verde per generare soluzioni che, con una visione integrata e basata sulla ricerca applicata, riqualifichino le nostre città, migliorandone la qualità della vita e supportando la filiera florovivaistica, eccellenza del made in Italy” ha commentato il presidente CREA Andrea Rocchi. Il CREA, infatti, ha partecipato con 7 contributi, che hanno visto il coinvolgimento di Centri ed ambiti tematici diversi.
Nel suo “Nuove tecnologie per la produzione sostenibile di piante per il verde urbano” , Gianluca Burchi, Dirigente di ricerca del CREA Orticoltura e Florovivaismo, ha affermato che i cambiamenti climatici registrati negli ultimi decenni – accentuati negli ambienti urbani, in cui vive oltre il 60% della popolazione mondiale – rendono necessaria l’adozione di tecnologie avanzate e di tecniche colturali innovative più efficaci ed efficienti, al fine di rendere sostenibile l’intero processo produttivo delle piante che saranno utilizzate in ambito cittadino. Allo stesso tempo, è necessario poter disporre di nuove specie e varietà di piante che siano adatte alle mutate condizioni ambientali e che possano fornire benefici ecosistemici agli abitanti delle città del futuro.
“Il suolo urbano tra demografia, speculazione e salute dei cittadini. Una nuova ecologia urbana fonte di reddito e benessere” affronta il nodo della gestione corretta del sistema suolo-pianta (dalla superficie alla potatura fino alla valutazione di stabilità) in città, capace di migliorare i servizi ecosistemici che ne derivano: disinquinamento dell’aria, miglior drenaggio delle acque di pioggia e, tra le realtà più innovative, la possibilità di produrre cellulosa dalle foglie cadute. La regolazione del processo di pianificazione e gestione del verde in suoli appropriati e propriamente gestiti può essere certificata da appositi enti.
“Recupero e valorizzazione dei residui legnosi dalla gestione degli alberi in città” analizza come i residui legnosi generati dalla gestione del verde urbano possano rappresentare una risorsa preziosa nell’ottica dell’economia circolare. Ad esempio, la città di Roma, con oltre 300.000 alberi pubblici, potrebbe generare annualmente circa 44.300 tonnellate di biomassa legnosa fresca. Tale risorsa potrebbe alimentare centrali a biomassa per la produzione di energia termica ed elettrica o essere trasformata in biocombustibili e pellet.
In “Citizen science e biodiversità urbana: partecipare al cambiamento”, si osserva come in un contesto di crisi climatica, di perdita di biodiversità e di espansione delle città, risulti sempre più necessario conoscere e preservare lo stato di salute degli ecosistemi urbani e delle specie che li abitano. A questo proposito, negli ultimi anni, si stanno affermando diversi progetti di scienza partecipata per lo studio e il monitoraggio della biodiversità urbana. Tali iniziative, che coinvolgono direttamente i cittadini e le cittadine in vere e proprie attività di ricerca, permettono di ottenere un notevole quantitativo di dati, con risultati spesso inaspettati.
“Interventi sul verde urbano e comunicazione ai cittadini: il caso Roma”, qui gli autori si sono focalizzati sulla necessità di migliorare la comunicazione per costruire un’alleanza positiva tra tecnici, scienziati, amministrazione e cittadini che tuteli gli alberi di Roma. Attraverso informazioni semplici e trasparenti occorre accompagnare la cittadinanza verso un approccio più consapevole in grado di promuovere una nuova cultura del verde urbano e una nuova idea di cura e partecipazione.
“Quanto sono verdi le città italiane e chi ne beneficia? Un’analisi delle disuguaglianze sociali nell’accesso agli spazi verdi e blu urbani”, analizza l’effettiva accessibilità al verde urbano, evidenziando marcate disomogeneità geografiche nella sua distribuzione e fruibilità. I risultati mostrano una maggiore disponibilità e accessibilità di spazi verdi nei comuni del Nord Italia rispetto al Centro e al Sud. Inoltre, emergono significative disuguaglianze legate al profilo socio-demografico della popolazione: i gruppi socialmente ed economicamente svantaggiati risultano esposti a una minore accessibilità al verde urbano, con potenziali ripercussioni sulla salute e sulla qualità della vita.
“Parchi sanitari: servizi e disservizi del verde per la salute respiratoria. Un calendario annuale per la migliore fruizione”, attraverso il caso studio di un parco sanitario presso un ex sanatorio tubercolare di Perugia (centro Seppilli), che ha portato ad un calendario annuale per la sua miglior fruizione da parte di soggetti sensibili alle malattie respiratorie, ha posto l’attenzione sul ciclo delle piante in città sul tipo di interazione con l’uomo presentata da sostanze e particelle biologiche emesse.
“Sotto il platano con Platone – La cultura del cambiamento nello spazio urbano”, le autrici hanno analizzato il simbolismo dell’albero che, nell’immaginario e nel folklore, rappresenta non solo l’uomo ma anche il legame che unisce la natura e il soprannaturale. Attraverso l’esempio del Platano viene affrontato il tema del cambiamento, culturale, sociale e materiale dello spazio urbano dimora di questa pianta. Il contesto filosofico sostiene questo concetto, tema del focus, legandolo allo spazio e al tempo e quindi alla dimensione umana di cura e rispetto del verde.
Per saperne di più: https://www.assoverde.it/roma-20-21-maggio-2025-convegno-webinar-libro-bianco-del-verde-presentazione-nuovo-focus-24-25-il-verde-nella-citta-che-cambia/
A cura di Giulio Viggiani: 3384088972
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Tra i temi trattati: suolo, alberature urbane, inclusione sociale e salute respiratoria, Citizen science, produzione vivaistica sostenibile, valorizzazione scarti potature, rapporto uomo-albero.
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