Napoli, 20/02/2025 – Secondo le stime del Centro Studi Plinivs, circa 80.000 persone risiedono nelle aree a rischio bradisismico dei Campi Flegrei. Lo studio condotto dal centro, sotto il coordinamento della Protezione Civile, ha permesso di analizzare la...
Centro Studi Plinivs

Il Centro Studi PLINIVS (Centro Studi per l’Ingegneria Idrogeologica, Vulcanica e Sismica) è una struttura del Centro Interdipartimentale di Ricerca LUPT, Università di Napoli Federico II. Dal 2006, PLINIVS è un Centro di Competenza Nazionale sul Rischio Vulcanico per la Protezione Civile Italiana. L’attività di PLINIVS negli ultimi 30 anni ha incluso lo sviluppo di diversi modelli di simulazione probabilistica per valutare gli impatti dei pericoli naturali, tenendo conto della distribuzione dell’impatto nel tempo e nello spazio e degli effetti cumulativi dati da possibili eventi a cascata, come un’attività di raccolta dati continua sull’ambiente costruito e sulla popolazione, su scala nazionale e regionale, che ha permesso di costruire un database GIS completo, che include dati sulla popolazione, classificazione di diverse tipologie di edifici (dettagliate a livello di elementi tecnici: struttura, muro, tetto, apertura, ecc.), caratteristiche delle reti di trasporto. Il database include classi di vulnerabilità di ciascun elemento a rischio (popolazione, componenti dell’edificio, nodi della rete di trasporto) rispetto al rischio sismico, vulcanico e idrogeologico. Il database è integrato in modelli di pericolosità/impatto, consentendo di ricavare l’impatto previsto di un dato evento sismico, vulcanico e di alluvione/frana sul territorio con un dettaglio di una maglia di 500x500m a livello nazionale e di 250x250m a livello regionale. Queste esperienze collocano il Centro Studi PLINIVS tra le strutture di ricerca più rappresentative nel campo della modellazione e valutazione del rischio sismico, vulcanico e idrogeologico. I principali modelli e strumenti sviluppati negli ultimi 25 anni possono essere riassunti come segue: Simulazione di impatto sismico – Modello di impatto sismico, sviluppato e perfezionato in 25 anni di ricerca e servizi tecnici, anche come Centro di competenza del Dipartimento della Protezione Civile (DPC). Il modello consente una stima in tempo reale dell’impatto previsto dei terremoti sull’intero territorio italiano. Durante le crisi sismiche reali, l’intensità e la posizione dell’evento sono l’input fornito dall’INGV e l’output sono le “mappe di impatto” utilizzate dal DPC per gestire le prime fasi dell’emergenza e coordinare le attività di ricerca e soccorso. Simulazione di impatto vulcanico – Modello di impatto vulcanico (per eventi eruttivi esplosivi), sviluppato negli ultimi 15 anni, per quantificare le potenziali perdite conseguenti a una possibile eruzione del Vesuvio o dei Campi Flegrei. Il modello consente la simulazione del danno cumulativo sugli elementi esposti a seguito dei diversi fenomeni pericolosi che si verificano nel tempo: terremoto (EQ), caduta di cenere (AF), flusso piroclastico (PF) e lahar (LH). La metodologia di simulazione dinamica si basa sull’aggiornamento delle curve di vulnerabilità seguendo una data cronologia dell’eruzione, simulando ad esempio il progressivo degrado di edifici e infrastrutture, la riduzione della popolazione nell’area a seguito di operazioni di evacuazione. Il modello include un approccio specifico per il trattamento delle incertezze. Simulazione di impatto di frana – Sviluppata nell’ambito del progetto SAFELAND – Vivere con il rischio di frana in Europa (7° PQ UE, 2009-2012) per valutare il comportamento degli edifici sotto carico dinamico dovuto a frana rapida (come colata detritica). Sono definite classi di vulnerabilità per gli elementi strutturali e non strutturali prominenti dell’edificio e il carico limite per ciascuno di questi è calcolato tramite analisi dello stato limite correlata a test sperimentali. Impatto economico dei rischi naturali – Sviluppato nell’ambito del Progetto SPEED – Scenari di rischio e danno al Vesuvio e ai Campi Flegrei (accordo di ricerca tra PLINIVS-LUPT e Dipartimento della Protezione Civile Italiano, 2007-2009) per stimare, in termini probabilistici, l’impatto economico diretto e indiretto di un’eruzione del Vesuvio di tipo subpliniano I o stromboliano. Il modello è stato implementato tramite un modello di simulazione basato su computer. Lungo la cronologia prevista dell’evento eruttivo sono stati identificati tutti i possibili “costi diretti” e i “fattori” (costi indiretti) che hanno un impatto sulla crescita economica nell’area dell’evento. Ogni fattore di costo è costruito tramite uno specifico algoritmo alimentato da vari provider, al fine di eseguire un software che stimerà l’ammontare globale del danno economico derivante da un evento vulcanico. Una versione aggiornata del modello è stata recentemente rilasciata (progetto EU-FP7 CRISMA) per includere la valutazione costi-benefici delle misure di mitigazione sui componenti edilizi (rinforzo sismico delle strutture, rafforzamento dei tetti contro la caduta di cenere, protezione delle aperture). EU-FP7 SNOWBALL sta testando l’applicazione del modello nel contesto degli effetti a cascata.
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